Chat Generative Pre-trained Transformer o ChatGPT è un’applicazione dell’Intelligenza Artificiale rilasciata da OpenAI. Per dirla in modo semplice ma un po’ impreciso, si tratta di un tool in grado di interagire con l’utente tramite testi: quando l’utente scrive un messaggio in linguaggio naturale, ChatGPT elabora una risposta. Tutto qui? Non proprio. La qualità dell’interazione è eccezionale per una serie di caratteristiche:
- la risposta è pertinente alla domanda
- la risposta tiene conto del contesto, della conversazione in corso e dei messaggi precedenti
- il modello è stato addestrato su una base molto ampia di dati (la sua conoscenza storica si ferma al 2021)
- risponde a domande di follow-up
- ammette i propri errori
- contesta premesse errate
- rifiuta richieste inappropriate
- semplicità d’uso
Ha dei limiti? Un sacco, ma qui voglio parlare di un aspetto specifico che mi ha colpito di ChatGPT: la capacità di ammettere i propri errori, che presuppone la capacità di una nuova elaborazione sulla base di una conoscenza aumentata che tenga conto del contesto e dell’interazione con l’utente.
Un esempio è il seguente. Ho chiesto a ChatGPT quali fossero i numeri interi compresi tra 0 e 1. Con mio stupore, si è lanciato in un ragionamento fallace che lo ha portato a dire che l’unico numero intero tra 0 e 1 è -1.
A questo punto ho risposto che non ero d’accordo e che a mio parere -1 è più piccolo sia di o sia di 1, quindi gli ho chiesto cosa ne pensasse. Ha ripercorso il ragionamento ed ha concluso che i numeri interi compresi tra 0 e 1 sono proprio 0 e 1 (è corretto). Ha anche ammesso di avere fatto un errore e si è scusato.
Ho fatto un breve video del test:
L’ammissione dei propri errori e le altre caratteristiche elencate sono espressamente indicate sul blog di Openai.com, ma mettere alla prova ChatGPT è stato divertente. Se non l’hai ancora fatto puoi provare anche tu ChatGPT gratuitamente a questa pagina: https://chat.openai.com/chat.